ARTE
Emilio Villa: “La rage oblique – La rage oublie. Journal”
Emilio Villa: “La rage oblique – La rage oublie. Journal”
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Visual Art Center / Studio Boenzi – Jacobelli , Napoli , 1973 *
pp. 38 nn - cm 24 x 14 *
scritto introduttivo di Caruso e Stelio Maria Martini, impaginato da L. C. e stampato da Antonio Del Giudice su carta cedro e coperina in cartoncino goffrato lime, in 500 copie numerate a mano; le copie da 1 a 99 sono firmate e recano una serigrafia originale dell'autore *
la nostra n° 36/99 con serigrafia *
rif. libr. arte 900 *
Emilio Villa (Affori, 1914 – Rieti, 2003) è una delle figure più radicali dell’avanguardia del secondo novecento. Intellettuale poliedrico, artista, poeta, critico d’arte, biblista, traduttore, filologo, pone la parola al centro della sua ricerca poetica, sperimentando con libertà e irriverenza una nuova forma di scrittura. Lontana dai canoni stabiliti, la sua poesia si fonde con la pagina e si fa oggetto, modellandosi su una lingua ibrida che mescola idiomi antichi e moderni.
Villa ricopre un ruolo di primo piano nel panorama artistico e culturale italiano, rimanendo comunque in una sorta di programmatica “clandestinità”, lontano da movimenti, gruppi, accademie, e dall’editoria tradizionale e di consumo; attuando poi, in età matura, una consapevole e volontaria dispersione della sua opera. Pubblica libri, riviste, testi critici fuori da ogni canone ufficiale; ne disegna la veste tipografica e li realizza in tirature molto limitate, talvolta addirittura in copia unica.
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